Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 27166 del 4 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:27166PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza e di esigenze cautelari, anche in presenza di un titolo associativo contestato, deve essere valutata dal giudice in modo autonomo e congruo rispetto alla richiesta del pubblico ministero, senza limitarsi a un mero recepimento di quest'ultima. Il giudice deve effettuare un'analisi approfondita degli elementi probatori, come le intercettazioni e le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, nonché considerare eventuali precedenti specifici a carico dell'indagato, al fine di verificare l'attualità e la concretezza del pericolo di reiterazione del reato, anche in relazione all'adeguatezza della misura cautelare applicabile. Tale valutazione, se congruamente motivata, non è censurabile in sede di legittimità, in quanto rientra nell'ambito del prudente apprezzamento del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

Dott. GRASSO Giuseppe - Consigliere

Dott. DOVERE Salvatore - Consigliere

Dott. CENCI Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 5878/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 06/11/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DANIELE CENCI;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.11 Tribunale per il riesame di Napoli con ordinanza del 6 novembre 2015 ha, per quanto in questa sede rileva, confermato l'ordinanza del G.i.p. dello stesso Tribunale del 1 ottobre 2015 con la qua…

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