Tribunale Amministrativo Regionale Umbria - Perugia sentenza n. 532 del 2014

ECLI:IT:TARUMB:2014:532SENT

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: L'ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo in area sottoposta a vincolo paesaggistico perde di rilievo e diviene improcedibile a seguito dell'intervenuta sanatoria delle stesse opere, con conseguente venir meno dell'interesse al ricorso proposto avverso tale ordinanza. Il giudice amministrativo, in tal caso, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio tra le parti in presenza di giusti motivi. Il principio di diritto affermato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente formali e valorizzando il sopravvenuto adeguamento della situazione di fatto alle prescrizioni normative, anche in materia di vincoli paesaggistici, attraverso il ricorso a strumenti di sanatoria previsti dall'ordinamento. Tale soluzione consente di superare la mera logica sanzionatoria, privilegiando un approccio volto al ripristino della legittimità urbanistica ed edilizia, nel rispetto dei principi di proporzionalità e ragionevolezza dell'azione amministrativa. La massima si pone altresì in linea con l'orientamento giurisprudenziale consolidato, che riconosce l'improcedibilità del ricorso avverso un provvedimento demolitorio divenuto privo di interesse a seguito di intervenuta sanatoria, ferma restando la possibilità per l'amministrazione di valutare l'eventuale applicazione di ulteriori sanzioni o misure ripristinatorie.

Sentenza completa

N. 00388/2006
REG.RIC.

N. 00532/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00388/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Umbria

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 388 del 2006, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Perugia, via F.lli Pellas, 8;

contro

Comune di Spoleto, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso l’avv. ((omissis)) in Perugia, via della Luna, 11;

per l'annullamento

dell’ordinanza dirigenziale di demolizione n. 35/2006 emessa dal Comune di Spoleto in data 23 agosto 2006, e notificata il successivo 24 agosto.

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