Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'appello proposto dall'imputato avverso la sentenza di condanna emessa dal giudice di pace estende i suoi effetti devolutivi anche alla statuizione relativa al risarcimento dei danni in favore della parte civile, quando tale statuizione abbia diretta dipendenza dal capo penale impugnato. Pertanto, l'appello contro la sentenza di condanna a pena pecuniaria del giudice di pace, ove con esso si contesti l'affermazione di responsabilità, è ammissibile anche se non viene espressamente impugnato il capo relativo agli interessi civili. Tale principio costituisce il prevalente orientamento giurisprudenziale di legittimità, in quanto il contrario indirizzo minoritario non è ritenuto meritevole di adesione. Ne consegue che la declaratoria di inammissibilità dell'appello principale, pronunciata dal giudice di merito in violazione di tale principio, determina l'inefficacia dell'esame e dell'accoglimento dell'appello incidentale della parte civile, ai sensi dell'art. 595, comma 4, c.p.p.