Cassazione penale Sez. V sentenza n. 33035 del 6 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33035PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta da gravi indizi di colpevolezza, anche in assenza di precedenti condanne, quando non sia dimostrata la stabile rescissione dei legami con l'organizzazione criminale, essendo sufficiente che il giudice dia atto dell'inesistenza di elementi idonei a vincere la presunzione di pericolosità sociale prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. Pertanto, il giudice di merito può legittimamente applicare la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti dell'indagato per il delitto di associazione mafiosa, anche in assenza di riscontri esterni alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, qualora le intercettazioni e gli altri elementi di prova raccolti siano idonei a comprovare il ruolo attivo dell'indagato nell'ambito dell'associazione criminale, senza che sia necessario dimostrare la sua diretta partecipazione a specifici reati-fine. La genericità delle deduzioni difensive, volte a contestare la valutazione degli elementi indiziari operata dal giudice di merito, non è sufficiente a integrare un vizio di motivazione censurabile in sede di legittimità, essendo onere del ricorrente confrontarsi in modo puntuale con il contenuto delle risultanze probatorie poste a fondamento del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO Paolo Antonio - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 20/02/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE DE MARZO;
sentite le conclusioni del PG Dr. PASQUALE FIMIANI che conclude per l'inammissibilita'.
Udito il difensore avv. (OMISSIS).
La difesa si riporta al ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/02/2017 il Tribunale di Catania, decidendo sulla richiesta di riesame proposta nell'interesse di (OMI…

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