Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 657 del 9 gennaio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:657PEN

Massima

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Il ricorso per Cassazione avverso la sentenza di condanna è inammissibile poiché l'imputato ha formulato la richiesta di sospensione del procedimento con messa alla prova per la prima volta in sede di giudizio di appello, in violazione dei termini perentori previsti dall'art. 464-bis, comma 2, c.p.p. Infatti, la richiesta di messa alla prova deve essere proposta entro specifici termini, tassativamente indicati dalla legge, e cioè fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli artt. 421 e 422 c.p.p. o fino alla dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado. Pertanto, l'imputato non può avanzare per la prima volta tale richiesta in sede di impugnazione, essendo decaduto dal relativo diritto. La recente riforma introdotta dal D.Lgs. 150/2022, che ha ampliato il catalogo dei reati per i quali è consentito l'accesso alla messa alla prova, non ha inciso sulla disciplina transitoria, la quale prevede la riapertura dei termini solo per i procedimenti pendenti alla data di entrata in vigore della riforma, e non anche per quelli già giunti in sede di appello. Pertanto, il rigetto della richiesta di messa alla prova da parte della Corte di appello, ancorché motivato in modo erroneo, deve essere confermato in quanto l'imputato non poteva più avanzare tale istanza in quella sede.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

QUARTA SEZIONE PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI SALVO Emanuele - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. BRUNO Mariarosari - Consigliere Rel.

Dott. MARI Attilio - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Be.Ma. luogo e data di nascita (omissis)
avverso la sentenza del 02/03/2023 della CORTE D'APPELLO di BOLOGNA
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIAROSARIA BRUNO;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore che ha concluso chiedendo
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa in data 2 marzo 2023, La Corte di appello di Bologna ha confermato la pronuncia di condanna emessa a carico di Be.Ma.per il…

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