Consiglio di Stato sentenza n. 2000 del 2010

ECLI:IT:CDS:2010:2000SENT

Massima

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Il Comune può legittimamente ordinare la rimozione di impianti pubblicitari installati su suolo pubblico senza la necessaria concessione, anche in assenza di una preventiva comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di provvedimenti vincolati e meramente ricognitivi di una situazione di abusività già accertata e formalizzata in precedenti atti non impugnati. Il silenzio-assenso non opera quando per l'installazione degli impianti pubblicitari è necessaria la concessione di suolo pubblico, in quanto tale istituto è applicabile solo all'autorizzazione all'installazione e non al provvedimento concessorio. Pertanto, il mancato rilascio della concessione di suolo pubblico, debitamente comunicato all'interessato, legittima l'amministrazione a ordinare la rimozione degli impianti pubblicitari abusivamente installati, senza che ciò possa integrare violazioni di principi di buona fede, parità di trattamento o eccesso di potere. L'omessa impugnazione dei provvedimenti di diniego delle istanze di concessione e delle successive diffide all'interessato per la rimozione degli impianti pubblicitari abusivi esclude la formazione di un legittimo affidamento e la possibilità di contestare la legittimità dell'azione amministrativa, anche laddove l'amministrazione abbia richiesto il pagamento di canoni o imposte, in quanto ciò non presuppone necessariamente la sussistenza di un valido titolo concessorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL CONSIGLIO DI STATO
IN SEDE GIURISDIZIONALE
SEZIONE QUINTA
ha pronunciato la presente
DECISIONE
sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 4975 del 2006, proposto da:
OP.SP. S.R.L., in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dall'avv. An.Ta., con domicilio eletto presso Lo.Sa. in Roma, via (...);
contro
COMUNE DI MILANO, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso dagli avv. El.Fe., An.Fr., Ra.Iz., Ru.Me. e Ma.Ri.Su., con domicilio eletto presso l'avv. Ra.Iz. in Roma, (...);
per la riforma
della sentenza del TAR LOMBARDIA - MILANO, sez. IV, n. 3421 del 14 giugno 2005, resa tra le parti, concernente ORDINE DI RIMOZIONE DI IMPIANTI PUBBLICITARI.
Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del Comune di Milano;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della…

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