Cassazione penale Sez. V sentenza n. 10278 del 17 marzo 2021

ECLI:IT:CASS:2021:10278PEN

Massima

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Il reato associativo di cui all'art. 416 c.p. si configura quando più soggetti si associano al fine di commettere una serie indeterminata di reati, anche di natura patrimoniale come la bancarotta fraudolenta, attraverso l'acquisizione e l'utilizzo di imprese per impossessarsi illecitamente di beni e prodotti. La responsabilità del partecipe all'associazione può essere desunta anche dal rinvenimento presso il suo domicilio e ufficio di documentazione e strumenti riferibili all'attività criminosa, che rivelano il suo stretto legame con i vertici dell'organizzazione e la sua consapevole partecipazione alle trame fraudolente. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato associativo, non è tenuto a esplicitare analiticamente ogni singola deduzione difensiva, essendo sufficiente l'indicazione degli elementi di preponderante rilevanza ritenuti ostativi alla concessione di attenuanti, come i precedenti penali dell'imputato che denotano la sua personalità. La motivazione della sentenza di appello, che si richiami espressamente a quella di primo grado per l'esame del compendio probatorio e l'adesione ai medesimi criteri valutativi, integra il requisito della "doppia conforme" ai fini del controllo di legittimità sulla congruità della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SESSA Renata - rel. Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M - Consigliere

Dott. FRANCOLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/02/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
Il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TASSONE Kate, ha concluso chiedendo l'annullamento delle sentenze impugnate.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 2 febbraio 2018, la Corte di Appello di Napoli, in parziale rif…

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