Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13466 del 31 marzo 2008

ECLI:IT:CASS:2008:13466PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere di cui all'art. 416 c.p. sussiste quando vi sia la prova di un vincolo associativo stabile tra più soggetti, finalizzato alla commissione di una pluralità indeterminata di reati, a prescindere dalla effettiva realizzazione di singoli delitti. Pertanto, la mera occasionalità dell'accordo criminoso e la sporadicità dei contatti tra i partecipi non escludono la configurabilità del reato associativo, purché risulti accertata l'esistenza di un programma criminoso comune e la consapevolezza di ciascun associato di dare il proprio contributo alla realizzazione di tale programma. Ai fini della sussistenza del reato associativo, non è necessaria la prova di una struttura organizzativa rigida e gerarchicamente definita, essendo sufficiente l'accertamento di un vincolo associativo, anche informale, tra più soggetti, finalizzato alla commissione di una pluralità indeterminata di reati. Inoltre, la provenienza degli imputati dal medesimo paese di origine può costituire un indice rilevante, sebbene non esclusivo, della sussistenza del vincolo associativo, in quanto idoneo a dimostrare l'esistenza di relazioni interpersonali e di una comunanza di interessi criminali. Pertanto, la valutazione complessiva degli elementi probatori, anche di natura indiziaria, può consentire di ritenere provata l'esistenza del reato associativo, anche in assenza di una prova diretta dell'accordo criminoso e della sua durata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. DI IORIO Giorgio - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) KA. KS. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/06/2003 corte d'Appello di Bologna;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere

NUZZO LAURENZA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. PASSACANTANDO G., che ha concluso per il rigetto del ricorso

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Ka. Ks. alias K. k.…

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