Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2301 del 19 gennaio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:2301PEN

Massima

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Il giudice che, in sede di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p., ravvisi la sussistenza della recidiva reiterata, specifica e infra-quinquennale di cui all'art. 99, comma 4, c.p., è tenuto a disporre l'aumento di pena previsto da tale norma, anche quando ritenga tale recidiva equivalente alle circostanze attenuanti riconosciute. Inoltre, in caso di reato continuato, l'aumento di pena per il reato posto in continuazione non può essere inferiore a un terzo della pena stabilita per il reato più grave, ai sensi dell'art. 81, comma 4, c.p., a prescindere dalla valutazione di equivalenza tra recidiva e attenuanti. La sentenza di patteggiamento che applichi una pena illegale, come nel caso di mancato rispetto dei suddetti limiti di aumento di pena, deve essere annullata senza rinvio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI PALERMO;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/10/2015 del TRIBUNALE di MARSALA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. UMBERTO LUIGI SCOTTI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. FILIPPI PAOLA, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio con trasmissione atti al Tribuna…

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