Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37567 del 11 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:37567PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la minaccia di un male, reale o immaginario, è diretta a coartare la volontà della vittima, inducendola a consegnare un ingiusto profitto all'agente, a differenza della truffa in cui il male prospettato non proviene direttamente dall'autore e la vittima si determina alla prestazione per essere stata tratta in errore. Pertanto, il criterio distintivo tra estorsione e truffa risiede nella concreta efficacia coercitiva della condotta minacciosa, valutata ex ante, a prescindere dalla effettiva realizzabilità del male prospettato, purché la vittima lo percepisca come serio ed effettivo. Nel caso in esame, la prospettazione da parte dell'imputato dell'intervento dei Carabinieri e di un risarcimento più elevato, funzionale a ottenere il pagamento immediato di una somma in contanti, è stata correttamente qualificata come minaccia idonea a integrare il reato di estorsione, in quanto percepita dalla persona offesa come certa e derivante direttamente dall'iniziativa dell'agente, a prescindere dalla effettiva possibilità di realizzazione del male minacciato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/03/2018 della CORTE APPELLO di SALERNO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ALFREDO MANTOVANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. SPINACI Sante, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La CORTE di APPELLO di SALERNO con sentenza in data 1/03/2018 confermava la sentenza con la quale in data 1/10/2015 i…

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