Consiglio di Stato sentenza n. 627 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:627SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria, può tipizzare come zona agricola un'area edificata, anche se servita da opere di urbanizzazione, qualora ritenga di dover preservare tale porzione di territorio per ragioni di interesse pubblico, senza che ciò comporti un evidente travisamento o una macroscopica illogicità della scelta. La natura abusiva del fabbricato esistente sull'area e la sua conseguente demolizione precludono alle società proprietarie qualsiasi aspettativa tutelabile al mantenimento di una destinazione urbanistica coerente con l'attività svolta, non limitando la discrezionalità del Comune nell'esercizio della funzione pianificatoria. La presenza di opere di urbanizzazione e l'assenza di vincoli di inedificabilità assoluta non impongono necessariamente una diversa tipizzazione del suolo, rientrando tali valutazioni nell'ampia discrezionalità riconosciuta all'amministrazione comunale in materia urbanistica, sindacabile solo in caso di palese travisamento o macroscopica illogicità. Parimenti, la qualificazione dell'attività svolta nell'immobile come commerciale o industriale non incide sulla legittimità della scelta di destinare l'area a zona agricola, in considerazione della natura abusiva del fabbricato e della sua imminente demolizione.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/01/2024

N. 00627/2024REG.PROV.COLL.

N. 07382/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7382 del 2017, proposto da
Bainvest S.r.l. e Sta S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dagli avvocati Emiliano Fumagalli e Laura Scambiato, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Andrea Manzi in Roma, via Alberico II, n. 33;

contro

Comune di Rimini, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Francesco Bragagni, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Bologna, Strada Maggiore 31;
Provincia di Rimini e Regione Emilia Romagna, non costituiti in giudi…

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