Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 13351 del 2 aprile 2024

ECLI:IT:CASS:2024:13351PEN

Massima

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Il dolo del reato di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti è costituito dalla coscienza e volontà di partecipare attivamente alla realizzazione dell'accordo e del programma delittuoso, in modo stabile e permanente, essendo irrilevanti gli scopi soggettivi e personali perseguiti da ciascun partecipe, purché gli stessi siano consapevoli del ruolo svolto nell'economia del fenomeno associativo. Il vincolo associativo può essere ravvisato anche tra soggetti che rivestono posizioni contrapposte nella catena del traffico di stupefacenti, a condizione che i fatti costituiscano espressione di un progetto indeterminato volto al fine comune del conseguimento del lucro. Ai fini della valutazione delle esigenze cautelari, il tempo trascorso dai fatti contestati, in assenza di ulteriori condotte dell'indagato sintomatiche di perdurante pericolosità, può rientrare tra gli "elementi dai quali risulti che non sussistono esigenze cautelari", ai sensi dell'art. 275, comma 3, cod. proc. pen., richiedendo una motivazione specifica da parte del giudice in ordine all'attualità del pericolo di reiterazione del reato, anche in considerazione della disarticolazione del gruppo criminale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

composta da:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Relatore

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Di.Le., nato a F il (Omissis)
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Bari il 10/08/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), che ha concluso per l'accoglimento con rinvio per nuova valutazione in punto di attualità delle esigenze;
udito il difensore Avv. Cl.Ca., che ha insistito per l'accoglimento del ricorso
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Bari ha r…

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