Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13741 del 6 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:13741PEN

Massima

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Il reato di esercizio abusivo di attività organizzata per la raccolta di scommesse, di cui agli artt. 4 e 4-bis della L. n. 401/1989 e all'art. 88 TULPS, si configura quando un soggetto, in assenza della prescritta concessione governativa e della licenza di polizia, svolge in modo stabile e organizzato un'attività di intermediazione e agevolazione della raccolta di scommesse per conto di un bookmaker, anche straniero, non autorizzato, non rilevando che l'attività di raccolta sia materialmente svolta dagli scommettitori, i quali non abbiano alcun contatto diretto con il bookmaker. L'assenza di concessione in capo al bookmaker, ove non sia dimostrata una discriminazione in concreto, non consente di disapplicare il divieto di esercizio abusivo, essendo necessaria la previa autorizzazione amministrativa sia per il bookmaker che per il soggetto che svolge l'attività di intermediazione. La particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., non può essere riconosciuta quando l'attività abusiva di raccolta scommesse sia stata svolta in modo stabile, organizzato e reiterato, compromettendo in modo significativo il bene giuridico tutelato dalla norma incriminatrice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. MANZON Enrico - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RICCIARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 5/5/2015 della Corte d'appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LIBEREATI Giovanni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO<…

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