Cassazione penale Sez. V sentenza n. 14647 del 3 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:14647PEN

Massima

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Il delitto di falsità ideologica in atto pubblico è un reato formale e di pericolo, che non richiede l'effettivo pregiudizio del bene tutelato, essendo sufficiente che la condotta metta in pericolo la pubblica fede. L'elemento oggettivo del reato sussiste quando il pubblico ufficiale attesta falsamente nell'atto pubblico ragioni diverse da quelle reali che hanno determinato la sua assenza dal servizio, come l'assunzione di un incarico presso una struttura privata. Il concetto di "motivi familiari" che giustificano l'aspettativa non può essere esteso alle esigenze connesse all'attività economica o imprenditoriale dei familiari, ma deve riguardare le necessità del nucleo familiare o le attività lavorative dei congiunti. L'elemento soggettivo del reato è integrato dal dolo generico, ossia dalla volontarietà e consapevolezza della dichiarazione falsa, a prescindere dall'intenzione di nuocere o trarre in inganno e dall'effettiva produzione di un danno. Pertanto, è irrilevante che l'agente abbia agito nella convinzione di non produrre alcun pregiudizio o che abbia presentato una richiesta di aspettativa generica e priva di idonea documentazione, essendo sufficiente che egli abbia consapevolmente attestato nell'atto pubblico ragioni familiari inesistenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. PISTORELLI Lu - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 6/12/2016 della Corte d'appello di Catanzaro;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. Luca Pistorelli;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dott.ssa Cesqui Elisabetta, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS),…

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