Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza breve n. 499 del 2024

ECLI:IT:TARMI:2024:499SENB

Massima

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Il diritto del proprietario di chiudere il proprio fondo mediante la realizzazione di una recinzione, ai sensi dell'art. 841 del codice civile, costituisce espressione del diritto dominicale riconosciuto al proprietario ("ius excludendi alios") e risulta in linea di massima compatibile con qualsivoglia destinazione urbanistica ed anche con la presenza di vincoli urbanistici, dovendo valutarsi le concrete caratteristiche tecniche della recinzione ai soli fini della necessità di uno specifico titolo edilizio. Pertanto, la mera circostanza che la zona in cui insiste l'immobile sia destinata dal piano urbanistico comunale a "Ambiti per la viabilità veicolare, pedonale, ciclabile e relativi rispetti stradali" ovvero a "Aree destinate ad infrastrutture per la mobilità" non è di per sé ostativa alla realizzazione di una recinzione del fondo, purché questa sia realizzata nel rispetto delle norme tecniche e non contrasti con eventuali specifiche prescrizioni relative a fasce di rispetto stradale. Inoltre, la recinzione, in quanto facilmente rimovibile, non preclude la futura realizzazione di opere pubbliche, atteso che l'art. 22 del piano delle regole del PGT ammette, previa intesa con l'Autorità competente, l'ampliamento degli edifici esistenti e la realizzazione di opere private quali piscine, box e tettoie, salva la loro futura rimozione. Pertanto, il divieto di realizzazione della recinzione, fondato sulla mera incompatibilità con la destinazione urbanistica di zona, risulta illegittimo, in assenza di una specifica motivazione in ordine all'effettiva interferenza con le previsioni urbanistiche e con l'interesse pubblico sotteso alla pianificazione territoriale.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/02/2024

N. 00499/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00157/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 157 del 2024, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il loro studio in Milano, piazza Velasca, 4;

contro

Comune di ((omissis))’ Pecchi, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico presso il suo studio in Milano, viale ((omissis)), 15;

per l'annullamento

previa sospensione e/o adozi…

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