Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9080 del 28 febbraio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:9080PEN

Massima

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La diffamazione sussiste non solo quando le affermazioni attribuite all'imputato risultino oggettivamente idonee a ledere la reputazione altrui, ma anche quando esse contengano insinuazioni gratuite e prive di supporto argomentativo circa finalità illecite sottese a comportamenti, di per sé non rivelatori di tali finalità, posti in essere dal soggetto criticato. Il diritto di critica, anche se non richiede che la critica risulti fondata nel merito, non può tuttavia esaurirsi nell'attribuzione al soggetto criticato di finalità illecite meramente ipotizzate, senza alcun effettivo riscontro probatorio. Pertanto, la scriminante del diritto di critica, anche a livello putativo, non può essere riconosciuta in tali ipotesi, in quanto il legittimo esercizio di tale diritto presuppone che le affermazioni critiche, pur non dovendo necessariamente risultare condivisibili, siano comunque sorrette da elementi veri, verificati o ragionevolmente ritenuti tali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NARDI Domenico - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. DIDONE Antonio - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TE. AL. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 09/01/2006 CORTE APPELLO di PALERMO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO;

sentito il Sost. Proc. Gen. Dott. GALASSO A., il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

- che con l'impugnata sentenza, in conferma di quella di primo…

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