Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 310 del 2006

ECLI:IT:TARLAZ:2006:310SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio sospende il procedimento sanzionatorio e inibisce l'adozione di provvedimenti repressivi, come l'ordine di demolizione, fino all'esaurimento del procedimento di sanatoria. Ciò in quanto l'ordine di demolizione anticipato rispetto alla definizione della procedura di condono edilizio configura un vizio di eccesso di potere per violazione del principio di logicità e consequenzialità dell'azione amministrativa. La sospensione degli effetti sanzionatori opera anche per le domande di condono presentate ai sensi della normativa successiva, come il D.L. 269/2003, che richiama l'applicabilità delle disposizioni della L. 47/1985, ove compatibili. In tali casi, l'amministrazione è tenuta a pronunciarsi sull'istanza di condono prima di adottare misure sanzionatorie, al fine di rispettare il corretto ordine logico-procedimentale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio
Sez.I Quater
Anno 2005
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 10759/2005 proposto da BOCCOLINI GUGLIELMO E SUSINI CESIRA, rappresentati e difesi dagli avv.ti ((omissis)) e Iosè Guzzo ed elettivamente domiciliati presso lo studio del primo in Roma, via G. Nicotera n. 29;
contro
COMUNE DI TIVOLI, costituitosi in giudizio, rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)) dell'Avvocatura Comunale, domiciliato ex lege in Roma, via Flaminia, 189 presso la Segreteria del TAR del Lazio, in assenza di altro domicilio eletto;
REGIONE LAZIO, costituitasi in giudizio, rappresentata e difesa dall'Avvocatura dello Stato e domiciliata ex lege presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;
per l'annullamento
- dell'ordine di sospensione lavori, demolizione e rimessa in pristino n. 45457 del 12.9.05;
- di ogni…

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