Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37765 del 12 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:37765PEN

Massima

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Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione delle risultanze probatorie e nella determinazione della pena, purché la motivazione sia logica e coerente. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato ai soli vizi macroscopici della motivazione, senza possibilità di una nuova valutazione degli elementi di fatto. La graduazione della pena, compresa l'applicazione delle circostanze aggravanti e attenuanti, rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale deve solo motivare adeguatamente le scelte effettuate in relazione ai criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p. Pertanto, il giudizio di cassazione non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, se non in presenza di vizi logici o giuridici evidenti nella motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. DIOTALLEVI G. - rel. Consigliere

Dott. ALMA M. M. - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 05/10/2015 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/05/2016, la relazione svolta dal Consigliere GIOVANNI DIOTALLEVI;
Udito il Procuratore Generale in persona del SANTE SPINACI che ha concluso per l'annullamento senza rinvio in relazione al capo B) e per la declaratoria di inammissibilita' nel resto.
RITENUTO IN FATTO
Con sentenza emessa in data 5 ottob…

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