Il divieto di rilascio di autorizzazione paesaggistica in sanatoria, successivamente alla realizzazione anche parziale degli interventi, previsto dall'art. 146, comma 12, del D.Lgs. n. 42/2004, trova immediata applicazione anche ai procedimenti in corso, in virtù del richiamo operato dall'art. 159, comma 6, del medesimo decreto. Pertanto, l'Amministrazione è tenuta a negare l'autorizzazione paesaggistica postuma, dovendo invece accertare la compatibilità paesaggistica degli interventi già realizzati in assenza del prescritto titolo autorizzativo, con l'eventuale irrogazione della sanzione pecuniaria prevista dall'art. 167 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il divieto di autorizzazione postuma, essendo norma di natura sostanziale, prevale sulla disciplina transitoria di cui all'art. 159, che contiene solo previsioni di tipo procedurale, senza incidere sulla delimitazione del potere autorizzatorio dell'Amministrazione. Tale principio, volto a garantire effettivamente il valore costituzionale del paesaggio, non manifesta profili di contrasto con l'impianto costituzionale, in quanto l'intervento amministrativo di tipo preventivo, che valuti la compatibilità del progetto con il contesto ambientale, risulta pienamente ed effettivamente garantito, con esclusione di valutazioni operate in un quadro già comunque inciso dall'opera ormai realizzata.