Cassazione penale Sez. II sentenza n. 36237 del 18 settembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:36237PEN

Massima

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La notifica del decreto di citazione a giudizio e dell'estratto contumaciale all'imputato che abbia dichiarato domicilio deve avvenire ai sensi dell'art. 161 c.p.p., comma 4, e non ai sensi dell'art. 157 c.p.p., comma 8-bis, in quanto le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno chiarito che la notifica presso il difensore di fiducia ex art. 157 c.p.p., comma 8-bis, non può essere effettuata quando l'imputato abbia dichiarato o eletto domicilio per le notificazioni. Tuttavia, la mancata notifica secondo le forme prescritte dall'art. 157 c.p.p., comma 8-bis, non determina la nullità della notifica, purché l'imputato abbia comunque avuto conoscenza dell'atto e abbia potuto esercitare il suo diritto di difesa. Pertanto, la declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione, determinata da profili di colpa emergenti dal ricorso stesso, comporta l'onere delle spese processuali e il versamento di una somma in favore della cassa delle ammende, fissata in via equitativa in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. ESPOSITO Antonio - Consigliere

Dott. CARMENINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MO. AN. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 30/10/2006 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARMENINI ((omissis))O;

sentito il P.G. Dott. MONTAGNA Alfredo che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;

sentito il difensore avv. ((omissis)) che ha chiesto accogliersi il ricorso.

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