Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 527 del 2021

ECLI:IT:TARNA:2021:527SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento amministrativo rigidamente vincolato, che non richiede una specifica motivazione in ordine alle ragioni di pubblico interesse che lo giustificano, essendo sufficiente il mero richiamo dell'abusività dell'opera in rapporto alla strumentazione urbanistica e di tutela paesaggistica. Tale provvedimento non necessita di essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, trattandosi di una misura sanzionatoria per l'accertamento dell'inosservanza di disposizioni urbanistiche, secondo un procedimento tipizzato dal legislatore. L'amministrazione non è tenuta a verificare preventivamente la sanabilità dell'abuso, essendo rimessa all'esclusiva iniziativa della parte interessata l'attivazione del procedimento di accertamento di conformità urbanistica. L'acquisizione gratuita dell'area da parte del Comune, in caso di mancata ottemperanza all'ordine di demolizione, e l'applicazione della sanzione pecuniaria sono effetti automatici previsti dalla legge, che non richiedono ulteriore motivazione. Il carattere pertinenziale in senso urbanistico va riconosciuto solo alle opere che, per loro natura, risultino funzionalmente ed esclusivamente inserite al servizio di un manufatto principale, siano prive di autonomo valore di mercato e non siano valutabili in termini di cubatura, in modo da non poter essere utilizzate autonomamente e separatamente dal manufatto cui accedono. Opere di maggiore consistenza, come manufatti in muratura, piscine interrate e piani seminterrati, non possono essere qualificate come pertinenze, ma costituiscono nuove costruzioni soggette al regime del permesso di costruire.

Sentenza completa

Pubblicato il 26/01/2021

N. 00527/2021 REG.PROV.COLL.

N. 03477/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3477 del 2018, integrato da motivi aggiunti, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, via G. Melisurgo n. 4;

contro

Comune di Napoli, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), ((omissis)), con domicilio …

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