Il rilascio del certificato di agibilità di un immobile, ai sensi dell'art. 24 del d.P.R. n. 380 del 2001, presuppone non soltanto la regolarità igienico-sanitaria dell'immobile, ma anche la sua conformità al titolo edilizio che ne ha consentito la costruzione o la trasformazione. Tale accertamento può e deve essere eseguito dall'Amministrazione in ogni tempo, quando sia richiesto il rilascio dell'attestazione di agibilità, senza limitazioni correlate alla risalenza dell'ultimazione dei lavori, restando a carico del proprietario dell'immobile le conseguenze pregiudizievoli dell'omessa esecuzione delle opere di urbanizzazione alle quali si era obbligato il titolare del permesso di costruire. Pertanto, il Comune può legittimamente negare il rilascio del certificato di agibilità qualora il proprietario non abbia adempiuto agli obblighi accessori derivanti dal titolo edilizio, come la realizzazione o la monetizzazione delle aree a standard e servizi, senza che possa essere invocata la prescrizione del diritto dell'Amministrazione a richiedere tale adempimento. Il mancato adempimento di tali obblighi, infatti, impedisce il perfezionamento della conformità edilizia dell'immobile, precludendo il rilascio del certificato di agibilità, a prescindere dal tempo trascorso dalla conclusione dei lavori.