Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15666 del 10 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15666PEN

Massima

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Il giudice di prevenzione, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione o il mantenimento di una misura di prevenzione personale o patrimoniale, gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento degli elementi di fatto, anche diversi da quelli posti a fondamento di un precedente provvedimento assolutorio in sede penale, purché la motivazione sia logica e coerente con le risultanze processuali. L'accertamento della pericolosità sociale del soggetto, ai fini dell'applicazione delle misure di prevenzione, è autonomo e distinto rispetto all'accertamento della responsabilità penale, sicché la pronuncia di assoluzione non comporta automaticamente l'esclusione della pericolosità, quando questa sia valutata dal giudice della prevenzione sulla base di elementi diversi, ancorché desumibili dai medesimi fatti storici. Il sindacato di legittimità sulla motivazione dei provvedimenti in materia di prevenzione è limitato alla verifica della violazione di legge, senza possibilità di riesame del merito della decisione, essendo precluso il controllo sull'illogicità manifesta della motivazione, salvo i casi di motivazione inesistente o meramente apparente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GK. ST.;

contro

2) CA. RA. n. il (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 23/02/2006 CORTE APPELLO di LECCE;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHINDEMI Domenico;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. GIOACCHINO Izzo che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.

OSSERVA

1. La Corte di appello di Lecce con ordinanza in data 23 febbraio 2006 rigettava le impugnazioni proposte, fra gli altri, da Ca. Ra. e Gk. St., moglie separata del pri…

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