Tribunale Amministrativo Regionale Marche - Ancona sentenza breve n. 410 del 2016

ECLI:IT:TARMAR:2016:410SENB

Massima

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La realizzazione di opere edilizie in assenza del necessario permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica, pur in presenza di una denuncia di inizio attività (DIA) che ne attesti erroneamente la legittimità, comporta l'applicazione della sanzione demolitoria, senza che l'Amministrazione debba motivare specificamente l'interesse pubblico sotteso né effettuare una comparazione con gli interessi privati coinvolti. Ciò in quanto l'ordinamento non ammette l'esistenza di un affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può legittimare. La scelta dell'Amministrazione di ordinare la demolizione, anziché il pagamento di una somma a titolo di ristoro per il danno ambientale, rientra nella sua discrezionalità e non è sindacabile in sede giurisdizionale, ove adeguatamente motivata, in quanto la rimessione in pristino rappresenta la forma primaria di tutela dei beni paesaggistici. Il regime sanzionatorio applicabile è quello vigente al momento dell'irrogazione della sanzione, non già quello in vigore all'epoca di realizzazione dell'abuso, in ossequio al principio generale tempus regit actum. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo e di autorizzazione paesaggistica, anche se in parte sulla base di una DIA inefficace per mancanza della necessaria autorizzazione, è legittimo e non richiede una puntuale motivazione in ordine all'interesse pubblico, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti.

Sentenza completa

N. 00209/2016
REG.RIC.

N. 00410/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00209/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 209 del 2016, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il medesimo in Ancona, corso Stamira, 29;

contro

Comune di Montemarciano, n.c.;

per l'annullamento

- dell'ordinanza n. 44 del 19.2.2016, adottata dal Comune di Montemarciano, notificata il 26.2.2016, avente ad oggetto "Artt. 27 e 31 D.P.R. 380/2011 e art. 167 d.lgs. 42/2004. Demolizione di opere eseguite in assenza del permesso di costruire e dell'autorizzazione paesaggistica in via…

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