Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 43881 del 25 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:43881PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato può essere provato anche sulla base di elementi indiziari, come le dichiarazioni confessorie di un coimputato e gli esiti delle indagini di polizia giudiziaria, senza che sia necessaria una prova diretta della compartecipazione di ciascun concorrente. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della gravità del fatto e nella determinazione della pena, purché tale valutazione sia adeguatamente motivata, anche in relazione al diniego delle attenuanti generiche. La Corte di Cassazione, in sede di legittimità, non può sindacare il trattamento sanzionatorio se la motivazione del giudice di merito è logica e conforme a diritto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) VU. SI. , N. IL (OMESSO);

2) LA. JO. , N. IL (OMESSO);

3) KU. AR. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 21/09/2007 CORTE APPELLO di MILANO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERPICO FRANCESCO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. G. FEBBRARO che ha concluso per: Rigetto di tutti i ricorsi;

Udito il d…

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