Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9712 del 5 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:9712PEN

Massima

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Il falso in atto pubblico commesso da un pubblico dipendente nell'ambito di una procedura concorsuale, mediante l'omissione di dichiarazioni obbligatorie relative a provvedimenti disciplinari pregressi incidenti sull'anzianità di servizio, integra il reato di cui all'art. 483 c.p. anche quando i provvedimenti disciplinari non abbiano determinato una formale interruzione del computo del servizio effettivamente prestato, in quanto tali provvedimenti rilevano comunque ai fini della progressione economica e della partecipazione a concorsi per carriere superiori. Il dolo del reato sussiste anche in caso di errore di diritto sulla portata delle dichiarazioni richieste dal bando di concorso, atteso che l'imputato ha comunque l'obbligo di informarsi diligentemente sui requisiti e sulle condizioni di partecipazione. La reiterazione di precedenti provvedimenti disciplinari, pur non integrando di per sé condotte penalmente rilevanti, esclude l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., in quanto dimostra la mancanza di occasionalità della condotta e la non marginalità dell'offesa al bene giuridico tutelato. Analogamente, la condotta processuale non collaborativa dell'imputato, che abbia mantenuto affermazioni insincere per tutto il processo, giustifica il diniego delle attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI ((omissis)) C. - Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 05/07/2017 d((omissis)) di appello di Milano;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. MICHELI Paolo;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa FILIPPI Paola, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per la ricorrente l'Avv. (OMISSIS), la quale ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso e l'annullamento della …

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