Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'annullare l'ordinanza di demolizione di opere edilizie abusivamente realizzate, afferma che gli interventi di ristrutturazione di un preesistente manufatto, consistenti nel rivestimento delle putrelle metalliche e nella sostituzione della copertura, non rientrano nell'ambito applicativo dell'art. 10 del d.P.R. n. 380/2001 e, pertanto, non necessitano del previo rilascio del permesso di costruire, essendo invece assoggettati al regime della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) ai sensi dell'art. 22 del medesimo decreto. Di conseguenza, la sanzione applicabile per la mancata presentazione della S.C.I.A. è quella di natura pecuniaria prevista dall'art. 37 del d.P.R. n. 380/2001, e non quella demolitoria disposta dall'amministrazione comunale. Il Tribunale, inoltre, esclude la possibilità per l'amministrazione di contestare l'abusività ab origine del manufatto oggetto dell'intervento, in quanto tale profilo non è stato dedotto nell'ordinanza impugnata, la quale si è limitata a sanzionare l'intervento di ristrutturazione. Resta impregiudicato il potere-dovere dell'amministrazione di effettuare gli accertamenti necessari e di adottare le conseguenti determinazioni in ordine all'eventuale abusività originaria del manufatto.