Cassazione penale Sez. II sentenza n. 24960 del 6 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24960PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni altrui, pur se commesso in un contesto di reciproche offese e scontro fisico, integra comunque il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p., non essendo sufficiente a escludere la responsabilità penale la mera reciprocità delle condotte offensive, in assenza di una scriminante come la legittima difesa. Tuttavia, il decorso del termine di prescrizione del reato, maturato prima della pronuncia definitiva, comporta l'estinzione dello stesso, con conseguente annullamento della sentenza di condanna. Resta ferma la responsabilità civile dell'imputato per il risarcimento dei danni cagionati alla parte offesa, in ragione dell'accertata condotta di danneggiamento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - rel. Consigliere

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) (ANCHE COME PARTE CIVILE) N. IL (OMISSIS), nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 4/2011 TRIB.SEZ.DIST. di GALLIPOLI, del 17/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza impugnata, il ricorso;

Udita la relazione del cons. Dott. Enzo Jannelli;

Udita la richiesta a del S. Procuratore…

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