Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18661 del 8 maggio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:18661PEN

Massima

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Il provvedimento di aggravamento di una misura di prevenzione già disposta nei confronti di un soggetto può essere legittimamente adottato dalla Corte di appello sulla base della valutazione di una maggiore pericolosità sociale del proposto, desumibile dalla commissione di nuovi fatti penalmente rilevanti, anche se non costituenti reato, successivamente all'applicazione della misura, nonché dalla sua indisponibilità a modificare il proprio stile di vita, senza che assumano rilievo le eventuali pronunce di proscioglimento in procedimenti penali precedenti, attesa la diversità funzionale e strutturale tra il procedimento di prevenzione e il processo penale, essendo il primo finalizzato a una valutazione di pericolosità sociale espressa mediante condotte che non necessariamente costituiscono reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) LA. MA. GI. DA. N. IL (OMESSO);

avverso DECRETO del 08/06/2007 CORTE APPELLO di CATANZARO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAVALLO ALDO;

Lette le conclusioni del P.G. Dr. IZZO Gioacchino il quale ha chiesto rigettarsi il ricorso.

OSSERVA

1. Con decreto deliberato l'8 giugno 2007 la Corte di appello di Catanzaro confermava quello in data 16 dicembre 2005, con il quale il tribunale d…

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