Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 15727 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:15727SENB

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il diniego di concessione della cittadinanza italiana, ha affermato che, a seguito dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato da parte dell'Amministrazione, il giudizio deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, in applicazione dell'art. 35, comma 1, lett. c), del Codice del Processo Amministrativo. Ciò in quanto l'annullamento in autotutela costituisce l'esito di una rivalutazione della posizione del ricorrente, anche sulla base di nuovi elementi emersi nel corso del giudizio e della documentazione prodotta dallo stesso in sede processuale. Il Tribunale, inoltre, ha disposto la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in considerazione del fatto che l'annullamento in autotutela rappresenta il risultato di una rimeditazione da parte dell'Amministrazione, che ha tenuto conto delle argomentazioni e della documentazione fornita dal ricorrente. Il Tribunale ha quindi riconosciuto la sussistenza di giusti motivi per la compensazione delle spese, in applicazione dei principi giurisprudenziali secondo cui il giudice amministrativo gode di ampi poteri discrezionali in ordine alla statuizione sulle spese, potendo disporre la compensazione qualora ricorrano specifiche ragioni di equità, come nel caso di specie in cui l'Amministrazione ha ritenuto di annullare in autotutela il provvedimento impugnato.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/08/2024

N. 15727/2024 REG.PROV.COLL.

N. 07164/2024 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Quinta Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 7164 del 2024, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero dell'Interno, Ufficio Territoriale del Governo Roma, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

previa sospensione dell’efficacia,

del decreto di rigetto dell’istanza di cittadinanza adottato il 28.03.2024 -OMISSIS-;<…

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