Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 839 del 2012

ECLI:IT:TARNA:2012:839SENT

Massima

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Il provvedimento di acquisizione gratuita al patrimonio comunale di opere edilizie abusive è illegittimo qualora l'amministrazione non abbia previamente valutato la sanabilità degli interventi oggetto di domanda di condono edilizio, in applicazione del principio di economicità e coerenza dell'azione amministrativa. Infatti, l'adozione di un provvedimento sanzionatorio, quale l'ordine di demolizione, è subordinata all'accertamento della non sanabilità dell'abuso, non potendosi prescindere dalla previa valutazione della domanda di condono. Pertanto, l'amministrazione è tenuta a sospendere l'adozione di provvedimenti sanzionatori fino alla definizione del procedimento di condono, in ossequio al principio di concentrazione dei procedimenti e di tutela dell'affidamento del privato. Inoltre, la possibilità di non procedere alla demolizione delle parti abusive quando ciò sia di pregiudizio alle parti legittime costituisce solo un'eventualità della fase esecutiva, subordinata alla circostanza dell'impossibilità del ripristino dello stato dei luoghi, senza che il privato sia onerato di dimostrare in concreto tale pregiudizio. Infine, l'ordine di demolizione è atto dovuto in presenza di un intervento edilizio realizzato in assenza del prescritto titolo abilitativo, salvo il caso in cui l'amministrazione accerti la sanabilità dell'abuso a seguito dell'esame della domanda di condono.

Sentenza completa

N. 02740/2000
REG.RIC.

N. 00839/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02740/2000 REG.RIC.

N. 09932/2000 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2740 del 2000, proposto da ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dello stesso in Napoli, viale Gramsci N.19;

contro

il Comune di S.Antimo, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio
ex lege
(art. 25 c.p.a.) presso la Segreteria di questo T.A.R.;

sul ricorso numero di registro generale 9932 del 2000, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio de…

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