Cassazione penale Sez. II sentenza n. 13750 del 30 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:13750PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari è impugnabile in Cassazione solo per violazione del principio del contraddittorio, prevista dall'articolo 409 comma 6 c.p.p., che rinvia all'articolo 127 comma 5 c.p.p. in tema di nullità per mancata osservanza delle norme sulla citazione e l'intervento delle parti in camera di consiglio. Pertanto, il ricorso per Cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione è ammissibile unicamente nei rigorosi limiti stabiliti dalla legge, non essendo consentito sindacare la valutazione del giudice in ordine all'inidoneità delle risultanze investigative ai fini dell'esercizio dell'azione penale. Qualora il ricorso sia dichiarato inammissibile, la parte privata che lo ha proposto deve essere condannata al pagamento delle spese del procedimento e, in caso di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità, anche al pagamento di una somma a favore della cassa delle ammende, equitativamente fissata dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore delle parti offese DI. GR. Ra. , DI. GR. Va. , D. G. R. , CI. Da. ;

avverso il decreto di archiviazione emesso dal GIP del Tribunale di Teramo, in data 21/12/2007.

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)).

Vista la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Osser…

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