Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 78 del 2024

ECLI:IT:TARLE:2024:78SENT

Massima

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Il carattere precario di un manufatto, ai fini dell'esenzione dal permesso di costruire, non dipende dalla tipologia di materiali utilizzati o dalla tecnica costruttiva, bensì dalla sua intrinseca destinazione funzionale a soddisfare esigenze realmente temporanee e contingenti, con conseguente e sollecita eliminazione. La precarietà non può essere confusa con la mera stagionalità dell'utilizzo, poiché un uso annualmente ricorrente del manufatto denota il soddisfacimento di esigenze non eccezionali e contingenti, ma permanenti nel tempo. Pertanto, ai fini della qualificazione di un'opera come precaria, non è sufficiente che si tratti di un manufatto smontabile e/o non infisso al suolo, essendo necessario che la sua destinazione d'uso sia realmente temporanea e limitata nel tempo, senza alterare in modo rilevante e duraturo lo stato dei luoghi. L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo, avendo carattere reale, può essere legittimamente adottato anche nei confronti di soggetti che non ne abbiano commesso direttamente la realizzazione, ma che ne abbiano la disponibilità in virtù di un titolo giuridico, a prescindere da qualsivoglia profilo di responsabilità. L'ordinanza di demolizione costituisce un atto dovuto e vincolato, che non necessita di una motivazione aggiuntiva rispetto all'indicazione dei presupposti di fatto e all'individuazione e qualificazione degli abusi commessi. Infine, non è configurabile alcun affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di illecito permanente, poiché l'interesse pubblico alla repressione dell'abuso edilizio prevale sull'eventuale inerzia dell'amministrazione nel tempo.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/01/2024

N. 00078/2024 REG.PROV.COLL.

N. 00434/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 434 del 2023, proposto da
Rosa Montrone, Pasquale Amore, Lucia Amore, rappresentati e difesi dagli avvocati Giuseppe Macchione, Mara Zurlo, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Comune di Ostuni, in persona del Sindaco
pro tempore,
rappresentato e difeso dagli avvocati Alfredo Tanzarella, Mary Capriglia, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Province di Brindisi e Lecce, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvo…

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