Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 6881 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:6881SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione di un'attività edilizia, adottato ai sensi dell'art. 4 della legge n. 47/1985, può essere legittimamente revocato dall'amministrazione competente, anche in pendenza di un giudizio amministrativo promosso dal destinatario del provvedimento, qualora vengano meno i presupposti che ne avevano giustificato l'adozione. In tal caso, il ricorso proposto avverso il provvedimento di sospensione deve essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, in quanto l'atto impugnato è stato successivamente revocato dall'amministrazione. La revoca del provvedimento impugnato, intervenuta nelle more del giudizio, comporta l'estinzione del relativo contenzioso, non essendo più attuale l'interesse del ricorrente alla decisione sul ricorso. Pertanto, il giudice amministrativo, in presenza di tale sopravvenienza, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per carenza di interesse, senza entrare nel merito della legittimità dell'atto originariamente impugnato. Inoltre, in considerazione dello svolgimento e dell'esito del giudizio, nonché del ritardo con cui è stata comunicata al tribunale la revoca del provvedimento impugnato, sussistono giusti motivi per compensare tra le parti le spese del giudizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/06/2018

N. 06881/2018 REG.PROV.COLL.

N. 02287/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2287 del 2003, proposto da Antonio Seccaroni, titolare dell’omonima impresa individuale, rappresentato e difeso dagli avvocati Giulio Lais e Nicola Lais, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Roma, via Claudio Monteverdi, 20;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso l’Avvocatura Comunale in Roma, via del Tempio di Giove, 21;

per l’annullamento

della determinazione dirigenziale n.1428 del 30/10/2002 con la quale si dispone l’avvio di un procedimento sanzionatorio e l’immed…

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