Consiglio di Stato sentenza n. 5619 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:5619SENT

Massima

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Il ricorso diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse quando, durante il giudizio, si verifichi un fatto nuovo che renda il provvedimento impugnato privo di effetti nei confronti del ricorrente, facendo venir meno l'interesse all'annullamento. In tal caso, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso, compensando le spese di giudizio, in quanto il venir meno dell'interesse rende superflua la pronuncia nel merito. La declaratoria di improcedibilità per sopravvenuta carenza di interesse presuppone che il fatto nuovo sia sopravvenuto dopo l'instaurazione del giudizio e che abbia determinato il venir meno dell'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento impugnato. Tale situazione si verifica, ad esempio, quando il ricorrente ottiene successivamente il provvedimento richiesto, rendendo così privo di effetti il provvedimento impugnato. In tali ipotesi, il giudice amministrativo, accertata la sopravvenuta carenza di interesse, dichiara l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito della legittimità del provvedimento impugnato, e dispone la compensazione delle spese di giudizio, in considerazione del venir meno dell'utilità della pronuncia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,

Quinta Sezione

ha pronunciato la seguente

DECISIONE

sul ricorso n. 8143/98 R.G. proposto dalla sig.ra Ad.Vi.Bo., rappresentata e difesa dagli avv. ti Gi.Ga. e Ma.Co., elettivamente domiciliata in Ro., presso lo studio del secondo, via Pi.Lu.Da.Pa., n. (...);

CONTRO

- Comune di Pi., in persona del Sindaco in carica, non costituito in giudizio;

PER LA RIFORMA

della sentenza del T.A.R. per il Piemonte, sez. 1^, n. 510/97, pubblicato in data 3 luglio 1997.

Visto il ricorso in appello con i relativi allegati;

Visti gli atti tutti della causa;

Nominato relatore il ((omissis));

Nessuno è comparso per le parti;

Ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue:

FATTO E DIRITTO

Con sentenza n. 510 del 3 luglio 1997, il Tribu…

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