Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25559 del 18 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:25559PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di archiviazione è consentito esclusivamente nei casi di mancato rispetto delle regole del contraddittorio, non essendo ammissibile il ricorso per motivi attinenti al merito della notizia criminis. Il giudice di legittimità, nel dichiarare l'inammissibilità del ricorso, condanna la parte privata che lo ha proposto al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, ravvisando profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità. Il provvedimento di archiviazione, adeguatamente e logicamente motivato, non richiede una congrua valutazione sulla irrilevanza delle indagini suppletive richieste dalla parte offesa, né l'esame di doglianze concernenti l'avvenuta prescrizione del reato, essendo tali questioni precluse dal carattere di inammissibilità del ricorso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. BARTOLINI Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Avv.to GULLO Michele del Foro di Palmi nell'interesse della p.o. Ma. Gi. nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza del GIP del Tribunale di Locri del 12.3.2008 con la quale veniva rigettata l'opposizione all'archiviazione del procedimento a carico di ignoti e disposta l'archiviazione dello stesso;

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Dott. BRONZINI Giuseppe;

Letta la requisitoria del sostituto pr…

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