Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 29906 del 23 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29906PEN

Massima

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La mancata o tardiva trasmissione al tribunale del riesame di atti a supporto della richiesta di misura cautelare non determina automaticamente la perdita di efficacia del provvedimento coercitivo, in quanto la caducazione della misura non è legata a un mero formalismo, ma richiede la denuncia di specifiche omissioni di dati "sostanziali" decisivi che abbiano alterato l'equilibrio tra le posizioni delle parti in danno dell'indagato, impedendo al tribunale de libertate un efficace controllo sulla valutazione degli indizi operata dal giudice cautelare, sulle esigenze cautelari e sull'adeguatezza della misura prescelta. Pertanto, assume rilievo pregnante la "prova di resistenza" del provvedimento restrittivo in riferimento all'irrilevanza, ai fini della correttezza e della legittimità della decisione cautelare, di elementi non trasmessi ininfluenti sulla decisione ovvero di elementi già noti alla difesa (conosciuti o conoscibili). Inoltre, la caducazione della misura non è legata a generiche deduzioni riguardo all'omessa trasmissione di atti, ma richiede la dimostrazione di uno specifico pregiudizio all'esercizio del diritto di difesa, tale da inficiare la correttezza e la legittimità della decisione cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROMIS Vincenzo - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 386/2012 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 16/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATRIZIA PICCIALLI;

sentite le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

(OMISSIS) ricorre avverso l'ordinanza di cui in epigrafe, che, giudicando in sede di riesame, ha confermato l&#x…

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