Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45861 del 14 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:45861PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori di cui all'art. 612-bis c.p. può essere integrato anche da due sole condotte di minacce, molestie o lesioni, pur se commesse in un breve arco di tempo, in quanto idonee a costituire la reiterazione richiesta dalla norma incriminatrice, senza che sia necessario che gli atti persecutori si manifestino in una prolungata sequenza temporale. Ai fini della sussistenza dell'evento del reato, è sufficiente che la condotta persecutoria abbia indotto la vittima a modificare le proprie abitudini di vita, limitando le uscite, evitando di lasciare lo studio a tarda sera, evitando di parcheggiare l'auto lontano dai luoghi ove deve recarsi, prestando particolare attenzione quando riceve persone nello studio professionale, determinando in essa uno stato di ansia e agitazione, come comprovato da idonea documentazione medica. L'acquisizione di tale documentazione nel corso del giudizio di appello non richiede il consenso delle parti, essendo sufficiente che il documento venga acquisito nel contraddittorio tra le stesse. Inoltre, non è necessaria la preventiva escussione dei sanitari che hanno redatto il documento, trattandosi di un documento e non di una relazione peritale. Infine, la liquidazione del danno in sede civile non è vincolata ai criteri adottati dal giudice penale di primo grado, potendo il giudice di appello ritenere non congrua la somma precedentemente liquidata rispetto alla gravità del fatto e al turbamento emotivo subito dalla persona offesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia R. A. - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierange - rel. Consigliere

Dott. GIORDANO Rosaria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/05/2022 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CIRILLO PIERANGELO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore Generale Dott. GIORDANO LUIGI, che ha chiesto di rigettare il ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 28 novembre 2019, il Tribunale di Forli' aveva condannato (OMISSIS) per i reati di atti p…

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