Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30770 del 19 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30770PEN

Massima

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Il mancato rispetto delle prescrizioni imposte con il decreto di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, di cui all'art. 9, comma 2, della L. n. 1423 del 1956, integra un reato che si estingue per intervenuta prescrizione, la cui declaratoria può essere adottata dalla Corte di Cassazione anche d'ufficio, in assenza di espressa richiesta della difesa, quando non sussistano i presupposti per il proscioglimento con formula di merito. Il principio di diritto affermato dalla Corte di Cassazione è che il reato di violazione delle prescrizioni imposte con il decreto di applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, previsto dall'art. 9, comma 2, della L. n. 1423 del 1956, si estingue per intervenuta prescrizione, la cui declaratoria può essere adottata dalla Corte di Cassazione anche d'ufficio, in assenza di espressa richiesta della difesa, quando non sussistano i presupposti per il proscioglimento con formula di merito. Ciò in quanto, considerati il titolo di reato, l'epoca di commissione e il prolungamento per gli atti interruttivi, il termine massimo prolungato della prescrizione è spirato. La Corte ha inoltre escluso la fondatezza della questione di legittimità costituzionale sollevata dalla difesa in relazione alla violazione dell'art. 3 Cost. per la presunta irragionevole disparità di trattamento sanzionatorio tra le due ipotesi disciplinate dall'art. 9 della L. n. 1423 del 1956, rilevando che tale differenziazione costituisce espressione di una scelta di politica legislativa conforme a Costituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandr - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 1105/2014 emessa il 13/04/2015 dalla Corte di appello dell'Aquila;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Udito il Procuratore generale, in persona della Dott.ssa Fodaroni Maria Giuseppina, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza impugnata per intervenuta prescrizione;
Udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 13/04/2015 la Co…

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