Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2099 del 18 gennaio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:2099PEN

Massima

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Il reato di coltivazione di sostanze stupefacenti di cui all'art. 73, comma 5, del D.P.R. n. 309/1990 è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediato, essendo elemento determinante la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente. Pertanto, il discrimine tra la condotta che punisce la sola coltivazione e le altre alternative condotte punite dalla medesima disposizione normativa deriva dalla potenziale capacità della coltivazione di immettere in circolazione quantitativi non preventivamente determinabili di sostanza, in conformità al principio di offensività della condotta. Sono quindi irrilevanti la quantità del principio attivo all'atto dell'accertamento della condotta e il numero esiguo di piante coltivate, essendo invece necessario appurare la concreta modalità attraverso cui l'agente ha inteso organizzare il raggiungimento della maturazione della pianta e la sua conseguente attitudine a produrre l'effetto psicotropo, anche in conformità con la tipologia di pianta in concreto coltivata. La coltivazione di sostanze stupefacenti è pertanto punita anche quando, per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante e il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, non vi siano ulteriori indici di un loro inserimento nell'ambito del mercato degli stupefacenti, purché risulti comunque la potenziale capacità della condotta di immettere in circolazione quantitativi non preventivamente determinabili di sostanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/11/2020 della Corte di appello di Caltanissetta;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal ((omissis));
lette le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale ((omissis)), depositate ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, che ha Concluso per l'inammissibilita'…

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