Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 3865 del 2020

ECLI:IT:TARLAZ:2020:3865SENT

Massima

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Il diniego di concessione di suolo pubblico in un determinato tratto stradale può essere legittimamente fondato sulla vigenza di specifiche discipline di traffico e regolamentazioni viarie, quali divieti di sosta, di fermata o di transito, adottate dall'Amministrazione comunale per esigenze di sicurezza, fluidità della circolazione e tutela di particolari contesti urbanistici e ambientali, anche in applicazione di criteri tecnici approvati per la redazione dei piani di massima occupabilità. Tali ragioni di pubblico interesse, debitamente motivate, possono prevalere sull'interesse del privato all'ottenimento della concessione di suolo pubblico, senza che ciò integri un eccesso di potere o una disparità di trattamento da parte dell'Amministrazione. L'Amministrazione è tenuta a valutare complessivamente le esigenze di regolamentazione del traffico e di assetto viario dell'intera area, senza limitarsi al singolo tratto stradale oggetto della richiesta di concessione, al fine di garantire la sicurezza della circolazione e la tutela di interessi pubblici preminenti, come la salvaguardia di contesti storici e ambientali di particolare pregio. Il diniego di concessione di suolo pubblico fondato su tali presupposti non può essere considerato illegittimo per difetto di istruttoria o di motivazione, né per disparità di trattamento, purché l'Amministrazione abbia adeguatamente valutato e ponderato tutti gli interessi pubblici e privati coinvolti.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/04/2020

N. 03865/2020 REG.PROV.COLL.

N. 01851/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1851 del 2019, integrato da motivi aggiunti, proposto da
Serafini S.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Ippoliti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Rosalda Rocchi, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto in Roma, via del Tempio di Giove 21;
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma, in persona del legale rappresentante pro te…

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