Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2366 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:2366SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per cessazione della materia del contendere quando l'amministrazione intimata abbia successivamente adottato un provvedimento che soddisfi le pretese del ricorrente, eliminando così il contrasto che aveva dato origine al contenzioso. In tali casi, il giudice amministrativo non può pronunciarsi nel merito della controversia, essendo venuto meno l'interesse del ricorrente all'annullamento dell'atto impugnato, ma deve limitarsi a prendere atto della sopravvenuta carenza di interesse e dichiarare l'improcedibilità del ricorso. La compensazione delle spese di giudizio è altresì giustificata in presenza di una definizione della controversia per cessazione della materia del contendere, in considerazione del venir meno della soccombenza di una delle parti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE DEL LAZIO
SEZIONE III
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
sul ricorso n. 4174 del 2003 proposto da Ad. ((omissis)). rappresentata e difesa dall'avv. Ma. Co. presso il cui studio in Ro., Via Pa. n. (...), è elettivamente domiciliata;
CONTRO
- l'Azienda Policlinico Um. (...) di Ro., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti An. Ca. e Ma. Ri. ed elettivamente domiciliata presso la sede del proprio Ufficio legale in Ro., ((omissis)). Po. n. (...);
- l'Università degli Studi di Ro. La Sa., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato presso la cui sede in Ro., ((omissis)). Po. n. (...), è elettivamente domiciliata;
per l'annullamento:
1) della delibera n. 30 del 17 febbraio 2003, mediante il quale è stato prestato l'assenso alla cope…

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