Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36865 del 8 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:36865PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La retrodatazione della seconda misura cautelare al momento della notifica della prima, prevista dall'art. 297, comma 3, c.p.p., opera solo quando sussiste una connessione qualificata tra i fatti contestati nei due provvedimenti restrittivi, ovvero quando gli elementi giustificativi della seconda ordinanza siano già desumibili dagli atti al momento dell'adozione della prima, purché i due procedimenti siano in corso davanti alla medesima autorità giudiziaria e la loro separazione possa essere il frutto di una scelta del pubblico ministero. In assenza di tali presupposti, il meccanismo della retrodatazione non trova applicazione, anche qualora si tratti di una "contestazione a catena" di reati. La massima giuridica deve essere formulata in modo chiaro, astratto e conciso, evitando riferimenti al caso specifico, citazioni non essenziali e dettagli procedurali, in modo da risultare autosufficiente e applicabile a casi analoghi. Il linguaggio utilizzato deve essere tecnico-giuridico appropriato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARZANO Francesco - Presidente

Dott. IACOPINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) TO. Fr., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 20/06/2006 TRIB. LIBERTA' di CATANIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FOTI Giacomo;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.

OSSERVA

TO. Fr. ricorre avverso l'ordinanza del 20 giugno 2006 del Tribunale di…

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