Consiglio di Stato sentenza n. 5504 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:5504SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che: 1. L'ordine di demolizione di un manufatto abusivo realizzato su suolo demaniale marittimo è legittimo e dovuto, a prescindere dalla pendenza di un procedimento di sanatoria edilizia o di un sequestro penale sull'immobile. Infatti, l'esercizio del potere sanzionatorio da parte del Comune è autonomo rispetto ai poteri repressivi rimessi all'Autorità giudiziaria penale, e la possibilità per il privato di ottenere il dissequestro dell'immobile consente di superare l'impedimento derivante dal sequestro penale. 2. La natura demaniale dell'area occupata abusivamente è stata definitivamente accertata in precedenti pronunce giurisdizionali, anche se non tra le stesse parti, e ciò è sufficiente a fondare il potere sanzionatorio del Comune, a prescindere da eventuali contestazioni sulla certezza di tale qualificazione giuridica. Infatti, l'appartenenza del suolo al demanio pubblico, sia esso statale o comunale, è elemento sufficiente per l'esercizio del potere di demolizione ai sensi dell'art. 35 del d.P.R. n. 380/2001. 3. Il bando pubblico emesso dal Comune nel 1964, che invitava i cittadini a occupare l'area in attesa della lottizzazione e cessione a titolo oneroso, non costituisce un valido titolo edilizio, in quanto privo di indicazioni sulle caratteristiche delle costruzioni e antecedente alla lottizzazione, che peraltro non è mai stata realizzata. Pertanto, i privati non possono vantare alcun legittimo affidamento sulla regolarità delle edificazioni. 4. La mancanza di previa diffida non rende illegittimo l'ordine di demolizione, in quanto la diffida può essere contenuta nello stesso provvedimento sanzionatorio, senza necessità di un termine minimo tra i due atti.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/06/2024

N. 05504/2024REG.PROV.COLL.

N. 04202/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 4202 del 2023, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC Registri di Giustizia;

contro

Comune di Stalettì, Agenzia del Demanio - Direzione Territoriale della Calabria, non costituiti in giudizio;
Ministero dell'Economia e delle Finanze, Agenzia del Demanio e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in persona del Ministro e del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria
ex lege
in Roma, via dei Portoghesi, 12…

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