Cassazione penale Sez. III sentenza n. 13986 del 25 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:13986PEN

Massima

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Il giudice penale, nell'accertare la sussistenza di reati edilizi, ha il potere di verificare la legittimità sostanziale del titolo abilitativo, anche in presenza di un atto amministrativo non illecito ma illegittimo, senza che ciò comporti una violazione del principio di separazione dei poteri o dell'autonomia dell'azione amministrativa. L'accertamento della conformità dell'intervento edilizio alla normativa urbanistica vigente al momento della realizzazione e del rilascio della concessione in sanatoria costituisce un presupposto essenziale per l'applicazione della causa di estinzione del reato prevista dall'art. 36 del D.P.R. n. 380/2001, non essendo sufficiente il mero rilascio del titolo in sanatoria se permangono profili di difformità rispetto agli strumenti urbanistici. La determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui agli artt. 132 e 133 c.p., rientra nella discrezionalità del giudice di merito, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza, non essendo invece censurabile la scelta di una sanzione prossima al minimo edittale, adeguatamente motivata anche attraverso il richiamo implicito ai parametri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANNINO Saverio - Presidente

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. GRAZIOSI Chiara - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. ANDRONIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1115/2011 CORTE APPELLO di LECCE, del 22/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 05/03/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GRAZIOSI CHIARA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IZZO Gioacchino, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza del 22 febb…

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