Il provvedimento di rigetto dell'istanza cautelare ex art. 696-bis c.p.c., reso nella vigenza delle modifiche introdotte dalla legge n. 69 del 2009, è soggetto al regime di reclamabilità previsto dall'art. 669-terdecies c.p.c., così come interpretato dalla giurisprudenza di legittimità. Pertanto, la statuizione sulle spese contenuta in tale provvedimento non è impugnabile con il ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell'art. 111, comma 7, Cost., ma può essere contestata esclusivamente mediante il reclamo, con le modalità indicate dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 11370 del 2011. Il ricorso straordinario per cassazione avverso il provvedimento che abbia deciso sulle spese è, dunque, inammissibile, in quanto il provvedimento impugnato non è suscettibile di essere considerato come sentenza in senso sostanziale agli effetti dell'art. 111, comma 7, Cost. La compensazione integrale delle spese del giudizio di legittimità è giustificata dal fatto che il ricorso è stato proposto in un momento in cui la Corte di Cassazione non si era ancora pronunciata sulla questione della inammissibilità del rimedio straordinario.