Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25681 del 18 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:25681PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel sindacare la motivazione della sentenza di merito, non deve stabilire se la decisione proponga effettivamente la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né deve condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento. L'illogicità della motivazione, come vizio denunciabile in sede di legittimità, deve essere percepibile ictu oculi, dovendo il sindacato di legittimità essere limitato a rilievi di macroscopica evidenza, restando ininfluenti le minime incongruenze. Per la validità della decisione non è necessario che il giudice di merito sviluppi nella motivazione la specifica ed esplicita confutazione della tesi difensiva disattesa, essendo sufficiente che la sentenza evidenzi una ricostruzione dei fatti che conduca alla reiezione della deduzione difensiva implicitamente e senza lasciare spazio ad una valida alternativa. Inoltre, in caso di dichiarazione di prescrizione del reato, non può essere pronunciata sentenza di proscioglimento nel merito, salvo che sia rilevabile, con una mera attività ricognitiva, l'assoluta assenza della prova di colpevolezza o la prova positiva dell'innocenza dell'imputato, e non anche nel caso di mera contraddittorietà o insufficienza della prova che richiede un apprezzamento ponderato tra opposte risultanze.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. RAGO Geppi - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. CI. GI. RI. nato il (OMESSO);

2. MA. NI. nato il (OMESSO);

avverso la sentenza del 05/05/2005 della Corte di Appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAGO Geppino;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO ((omissis)) che ha concluso per il rigetto;

Uditi i difensori avv.ti C…

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