Cassazione penale Sez. I sentenza n. 2117 del 17 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2117PEN

Massima

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Il delitto di istigazione alla violenza razziale, previsto dalla legge di ratifica e di esecuzione della Convenzione internazionale sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, è un reato plurioffensivo che tutela l'ordine pubblico e la dignità umana. Esso si configura come reato di pura condotta o di pericolo astratto a dolo specifico, integrabile anche da una sola istigazione alla violenza a connotazione razzista, non riconducibile all'ambito della libera manifestazione del pensiero costituzionalmente garantita, in quanto negativa della personalità e della dignità dell'uomo. La condotta dell'imputato, consistita nell'invio ripetuto di link di accesso a indirizzi di posta elettronica contenenti espressioni di istigazione alla violenza per motivi razziali ed etnici, è stata ritenuta sussumibile nella fattispecie delittuosa contestata, in quanto idonea a offendere con coscienza e volontà la dignità delle popolazioni migranti. La celebrazione del processo in assenza dell'imputato, in difetto di una incolpevole mancata conoscenza della celebrazione del processo, non determina la rescissione del giudicato, essendo la notifica del decreto di citazione a giudizio avvenuta nel rispetto delle formalità previste dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella Patriz - Presidente

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. VANNUCCI Marco - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi riuniti proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
il primo avverso la sentenza del 17/05/2016 del Tribunale di Agrigento il secondo avverso l'ordinanza del 29/01/2015 del Tribunale di Agrigento;
visti gli atti;
udita la relazione svolta dal consigliere Angela Tardio;
udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Stefano Tocci, che ha concluso chiedendo il rigetto dei ricorsi;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha insistito nei motivi e ne ha chiesto l'…

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