Consiglio di Stato sentenza n. 570 del 2014

ECLI:IT:CDS:2014:570SENT

Massima

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Il provvedimento interdittivo antimafia adottato dal Prefetto, pur in assenza di accertamenti definitivi in sede penale, può essere legittimamente fondato su un complesso di elementi indiziari e sintomatici, anche di natura familiare e relazionale, che consentano di ritenere possibile un condizionamento o una permeabilità dell'attività imprenditoriale alla criminalità organizzata. Il giudizio prognostico del Prefetto, espressione di ampia discrezionalità, è sindacabile dal giudice amministrativo solo sotto il profilo della sua manifesta illogicità in relazione alla rilevanza dei fatti accertati, non essendo necessario un grado di dimostrazione probatoria analogo a quello richiesto per dimostrare l'appartenenza di un soggetto ad associazioni di tipo mafioso. Pertanto, il mero rapporto di parentela con soggetti risultati appartenenti alla criminalità organizzata, unitamente ad altri elementi indiziari quali frequentazioni con pregiudicati e rilievi di polizia, può costituire un indice sufficiente di permeabilità mafiosa per sostenere un giudizio sfavorevole in sede di informativa prefettizia, a prescindere dall'esito di eventuali procedimenti penali a carico dei soggetti interessati. Tale valutazione, finalizzata ad assicurare una tutela avanzata nel campo del contrasto alle attività della criminalità organizzata, non deve necessariamente collegarsi ad accertamenti in sede penale di carattere definitivo e certi sull'esistenza della contiguità dell'impresa con organizzazione malavitose, ma può essere sorretta da elementi sintomatici e indiziari da cui emerga il pericolo di un possibile condizionamento dell'attività imprenditoriale da parte della criminalità organizzata, con particolare rigore nei casi in cui è richiesta l'erogazione di contributi pubblici.

Sentenza completa

N. 09957/2011
REG.RIC.

N. 00570/2014REG.PROV.COLL.

N. 09957/2011 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9957 del 2011, proposto dal:
((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto in Roma, via ((omissis)), n. 51;

contro

Regione Campania, in persona del Presidente p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso l’Ufficio di Rappresentanza della Regione Campania in Roma, via Poli, n. 29;
Ministero degli Interni, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Ministero della Difesa, in persona dei rispettivi Ministri p.t., Ufficio Territoriale del Governo - Prefettura di Caserta, in persona del Pr…

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