Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 1298 del 2012

ECLI:IT:TARPIE:2012:1298SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria per opere edilizie abusive determina, per consolidato orientamento giurisprudenziale, l'inefficacia della precedente ordinanza di demolizione, comportando il difetto di interesse all'annullamento giurisdizionale di tale provvedimento. Infatti, la domanda di sanatoria sospende l'esecuzione dell'ordine di demolizione, facendo venir meno l'interesse del ricorrente all'impugnazione dell'atto, in quanto la sua eventuale annullamento non produrrebbe alcun effetto pratico. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, non potendo pronunciarsi nel merito della legittimità dell'ordinanza di demolizione. Tale principio trova applicazione anche quando l'istanza di sanatoria sia stata presentata successivamente all'introduzione del giudizio, in quanto il sopravvenuto difetto di interesse determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dal momento in cui sia stata proposta la domanda di condono. La ratio di tale orientamento risiede nell'esigenza di evitare pronunce meramente dichiarative, prive di effetti pratici, e di concentrare l'attività giurisdizionale sui soli casi in cui permane un interesse concreto ed attuale alla decisione.

Sentenza completa

N. 02340/1997
REG.RIC.

N. 01298/2012 REG.PROV.COLL.

N. 02340/1997 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2340 del 1997, proposto da:
Alessio Tubi S.p.A., rappresentato e difeso dagli avv. Maria Teresa Armosino, Vittorio Barosio, Enrico Inserviente, con domicilio eletto presso Vittorio Barosio in Torino, corso G. Ferraris, 120;

contro

Comune La Loggia;

per l'annullamento

a) dell'ordinanza 24.7.1997, n. 2, con cui il comune di La Loggia ha ordinato alla società ricorrente, di demolire entro 90 (novanta) giorni dalla data di notificazione della presente porzione di capannone realizzata in assenza di licenza edilizia;

b) di ogni altro atto presupposto, preparatorio, connesso o co…

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